Stitichezza

La stipsi o stitichezza è uno dei disturbi più comuni in grado di influire sul benessere intestinale della popolazione generale, soprattutto tra le donne, che sono colpite in media tre volte più degli uomini. In particolare durante la gravidanza le donne hanno un aumentato rischio di stitichezza. La frequenza delle evacuazioni varia notevolmente da persona a persona. La definizione di stitichezza si basa su una diminuzione della frequenza settimanale delle evacuazioni (meno di 3 a settimana), associata ad una evacuazione difficoltosa o ad una sensazione di evacuazione incompleta. Le feci sono spesso dure, simili a nocciole o a forma di salsiccia bernoccoluta. I pazienti possono avvertire dolori durante la defecazione, ma anche disturbi digestivi, crampi addominali o gonfiore. La durata dei sintomi consente di distinguere la stitichezza occasionale (transitoria) dalla stitichezza cronica (sintomi che persistono per diverse settimane). È necessario consultare un medico per escludere tutte le cause organiche. Le origini dei problemi occasionali di stitichezza spesso includono una dieta povera di fibre, un’insufficiente apporto di liquidi e uno stile di vita sedentario. La misura principale nella lotta alla stitichezza consiste quindi nel modificare lo stile di vita, aumentando la quota di fibre nella dieta e l’assunzione giornaliera di acqua. Anche l’attività fisica regolare è benefica, poiché aiuta a stimolare la peristalsi intestinale/le contrazioni intestinali. Altri fattori legati al nostro stile di vita possono incidere sulla stitichezza: si consiglia di non rinviare il momento della defecazione, di andare in bagno ad orari prestabiliti e di prendersi il proprio tempo! Se gli effetti di questo nuovo regime non fossero sufficienti, si può prendere in considerazione l’utilizzo di farmaci lassativi per favorire il transito del contenuto intestinale e facilitare l’espulsione delle feci.